Grazie alla generosità della Fondazione Guido Berlucchi Onlus, la Struttura Complessa Chirurgia Generale dell’Ospedale di Esine è stata dotata di un nuovo Ecografo laparoscopico all’avanguardia per il trattamento dei pazienti oncologici (in particolare tumori del colon, del retto, dello stomaco).
Ingente l’impegno economico profuso dalla Fondazione Guido Berlucchi Onlus: l’Ecografo ha un valore superiore ai 200.000 euro, un investimento importante per lo sviluppo delle cure chirurgiche riservate ai pazienti oncologici camuni. L’acquisizione dell’Ecografo con la dotazione delle sonde laparoscopica ed endorettale consente infatti alla Struttura Complessa di Chirurgia dell’ASST della Valcamonica di raggiungere un livello di eccellenza nella Chirurgia Oncologica, che costituisce il principale campo di occupazione della Struttura stessa.
La donazione si è svolta presso l’Ospedale di Esine alla presenza del Presidente della Fondazione Berlucchi Dott. Giambattista Bruni Conter, del Professore Ordinario Chirurgia Generale, Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Brescia Prof. Nazario Portolani e del Direttore Generale dell’ASST della Valcamonica Dott. Corrado Scolari, il quale ha voluto sottolineare come “la partecipazione delle Fondazioni attraverso importanti donazioni ai nostri ospedali consente di completare efficacemente i notevoli investimenti garantiti da Regione Lombardia per dotare i nostri Servizi di attrezzature all’avanguardia. Questo gesto di Fondazione Berlucchi è, inoltre, molto stimolante per tutti i nostri sanitari poiché testimonia l’apprezzamento di importanti realtà anche fuori dal territorio della Valcamonica.”
Il Direttore della SC “Chirurgia Generale” dell’Ospedale di Esine, Dr. Lucio Taglietti, spiega i vantaggi dell’utilizzo del nuovo strumento: “Questo Ecografo, che si aggiunge al sistema a fluorescenza con verde indocianina donato dall’ANDOS, consente alla Chirurgia di Esine di sfruttare appieno i vantaggi della “realtà aumentata”, una tecnologia innovativa che sta rapidamente trasformando il campo della chirurgia. Essa sfrutta la realtà aumentata per migliorare la precisione, l'efficienza e la sicurezza degli interventi chirurgici, fornendo al chirurgo informazioni aggiuntive e visualizzazioni interattive in tempo reale durante l'operazione.
La Chirurgia Oncologica viene eseguita per via laparoscopica in un numero sempre crescente di casi, con grande vantaggio per il paziente e l’ecografia addominale costituisce un momento importante durante le operazioni. L'Ecografo laparoscopico è quindi uno strumento che combina la tecnologia dell'ecografia con la laparoscopia, un approccio minimamente invasivo per visualizzare l'interno dell'addome. I vantaggi principali di un ecografo laparoscopico sono: migliore visualizzazione intraoperatoria, assenza di radiazioni, interventi più sicuri e meno invasivi, miglioramento dell'esito clinico e dei tempi di recupero per il paziente, riducendo la durata del ricovero ospedaliero e la necessità di interventi correttivi.
Altro campo di applicazione è la tecnica diagnostica dell'Ecografia endorettale, che utilizza l'ecografia per ottenere immagini dettagliate delle strutture all'interno del retto e dei tessuti circostanti, consentendo la valutazione dell'invasività del tumore del retto e l’identificazione di patologie rettali e peri-rettali benigne; si tratta di una procedura minimamente invasiva e relativamente ben tollerata.”
L’Ecografo laparoscopico è stato acquistato direttamente dalla Fondazione Guido Berlucchi che ha potuto contare sulla sensibilità dell’azienda BK Medical, fornitrice dell’ecografo, nelle persone del Direttore nazionale Dott. Daniele Mosconi e del Responsabile di area Dott. Marco Parmigiani, che hanno dimostrato vicinanza nel raggiungimento di questo obiettivo.
“Il buon esito del progetto – continua Scolari - è stato possibile anche grazie al Dott. Pierangelo Guizzi, consigliere della Fondazione Comunità Bresciana, che assicura un prezioso e certosino lavoro di costruzione di efficaci reti di relazione tra le Fondazioni operanti in campo sanitario nel territorio bresciano.”